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Mappa della città possibile

Varese [IT]

2019

PARTNER

Filmstudio 90, Va'rese microvalorizzazione del quotidiano, Comune di Varese, Fondazione del Varesotto 

 

 

 

Abitiamo una città in cui nasce un teatro in un’ex palestra (Spazio Yak), in cui un’ex libreria abbandonata da anni diventa spazio per l’arte (Substrato) e anche dove all’interno dei Mulini di Gurone, diventati residuo di una vasca di laminazione, si impianta un centro per il volontariato ambientale e turismo sostenibile (Casamatta). Uscendo da Varese potremmo visitare gli spazi dell’Ex Ansaldo a Milano ora Base, oppure Dynamo a Bologna che da ex parcheggio per auto è diventato uno spazio per la mobilità sostenibile.

 

Riutilizzare quel che c’è non è pratica nuova: basti pensare al Teatro Marcello a Roma diventato edificio residenziale ad opera di uno dei maggior architetti del tempo: Baldassare Peruzzi.

Tuttavia la difficoltà nel rigenerare permane, non solo perchè i costi sono maggiori di quelli che si hanno nel costruire manufatti nuovi su terreno verde -sembrerà strano per non addetti ai lavori ma è così- ma anche per la mancanza di un’est-etica: la casa della nonna viene considerata un edificio “sfigato” che non riesce (ancora) a rispondere alle istanze degli abitanti della società liquida.

 

È quindi indispensabile un’azione culturale che sposti l’attenzione sulle potenzialità latenti delle città: con questo lavoro cerchiamo di fornire uno strumento utile a tutti che renda palese l’abbondanza di luoghi a nostra disposizione e mostri come il nostro spazio inizi proprio al di là delle mura delle nostre case. Abbiamo tentato di far emergere quei luoghi che a noi sembrano essere disponibili (o che vorremmo tanto lo fossero) usando una mappa digitale: un primo passo di consapevolezza che speriamo possa portare pubblici diversi in diverse aree della città. La mappa (anche consultabile online qui http://bit.ly/2NRQwZU) vuole analizzare la città nei suoi fitti pori e dimostrare che essa è disponibile per attività culturali o di aggregazione. Filmstudio 90, associazione che propone il progetto, è da anni coinvolta nella divulgazione culturale, nella promozione del cinema e negli anni ha tentato, con proiezioni ed eventi, di uscire dai propri spazi per consentire a diversi luoghi di accogliere un pubblico che non li aveva mai intercettati.

 

La mappa è stata elaborata grazie a vari database ed esplorazioni sul campo. I luoghi indicati sono divisi in categorie (in alcuni casi molto rigide per alcuni luoghi) e alcuni di essi vengono approfonditi da alcune schede. Dato che la città è un organismo in divenire – pensiamo alle recenti modifiche alla Dacia e ai cantieri presenti in città- si tratta di uno strumento da far crescere con segnalazioni e suggerimenti vari, che si spera possa essere continuamente implementato grazie anche ai finanziamenti di chi deciderà di adottarlo perché considerato utile per la propria attività.

E cosa più di una mappa può aiutare ad orientarci in queste cavità della città contemporanea che potrebbero dare risposta a nuovi bisogni?

 

Come scrivono Michele D’Alena e lda Curti:

“Mentre le libertà individuali e collettive sono in completa crisi identitaria, queste progettualità possono avere valore politico se riusciamo a intravvederne – ancora latente e carsico -un unico e potente movimento contro-egemonico in grado di dare voce a ciò che altrimenti rimarrebbe impercettibile. Possono offrire nuovi alfabeti per raccontare un nuovo mondo. “

 

Marco Zanini, VA’rese -microvalorizzazione del quotidiano-

 

NB

per segnalare aggiornamenti, incongruenze ed errori potete scrivere a: varese.microvalorizzazione@gmail.com.

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